Non
immaginavo che sarebbe stata una cosa massacrante, forse perché
non avevo dormito, mentre Paolo sembrava una centralina dell'Enel.
L'areoporto di Bologna, appena
rifatto, in alcuni momenti pare scoppiare dalle orde di persone che ci
circolano.
Siamo partiti in ritardo,
e il viaggio é stato con una aereo battente bandiera tedesca dell'Iberia
Regional. Il volo, abbastanza tranquillo, é stato allietato da una
fettina di filetto, e un dischetto di patate. Tutto abbondante per una
Barbie.
L'Aereoporto di Barcellona
e un lungo biscione, che ospita quà e la i gates.
La coincidenza per Malaga
era dopo quattro ore, quindi c'è stato tutto il tempo per esplorare
i negozi (dai classici duty free alle grandi marche: Bulgari, Saint Laurent..)
Mentre Paolo cercava un carretto
disperatamente, ho avuto modo di toccare con mano "un pezzettino" di Spagna.
Quattro signore delle pulizie si erano sedute ad un tavolo vicino al mio
per pranzare...e ce n'era una, capelli neri corvino cofanati arricchiti
da fiorellini che chiamava a raccolta le colleghe lungo la hall come se
fosse in un aia, e le altre rispondevono ai richiami. Un documentario da
Discovery Channel.
Prima di partire siamo riusciti
a vivere anche un momento vip con un ex veejay di Mtv Londra ore conduttore
alla TVE e un cantante famoso locale.
L'arrivo a Malaga é
stato sconvolgente. Erano le 21,45 quindi pensavo che saremmo stati gli
unici ad arrivare a quell'ora nella Costa del Sol. Errore.
Un paio di "gruppi vacanze
piemonte" in pensione da almeno 20 anni, provenienti da Irlanda, Germania,
e Madrid erano pronti a dare battaglia per le valigie.
Io
non avevo mai affittato un macchina, ed é stato divertente ritrovarsi
seduti su una Opel Corsa verde, con le strade a tua disposizione, dopo
una giornata di sballottamenti subiti.
Se io ero ormai in stato
comatoso e mi reggevo solo per un filo di istinto di sopravvivenza, la
carica energitica di Paolo aveva lasciato spazio a due grosse borse
sotto gli occhi, la voce sotto i piedi e un desiderio di addormentarsi
indicibile.
In queste condizioni ci siamo
ritrovati sull'autovia del Mediterraneo, con la difficile missione di approdare
ad Estapona.
Tutti e due cotti avevamo
dei tempi di reazione sui cartelli (non proprio precisi) sulle strade da
percorrere. Intrecciando tra Nacional, Autostrada e un'altra via siamo
arrivati ad Estepona alla mezzanotte.
Quando il portiere di notte
ci ha dato la chiave della camera é stato come vincere una medaglia
alle olimpiadi.
L'albergo Aguamarina é
in un viale che da sul mare.
Estepona a differenza delle
sue sorelle della costa mantiene ancora quell'indole andalusa, diversa
dalle stravolte Torremolinos, o Marbella, dove poco rimane dell'architettura
e dello stile di vita di queste zone.
Estepona offre ancora una
vita cittadina, non troppo contaminata dai turisti, anche se ci sono alberghi,
negozi ecc.
Case con i tipici balconcini,
con le inferiate, stradine non proprio adatte ai visitatori.
Siamo riusciti a fare questo
breve monitoraggio alla ricerca (alle 24,30) alla ricerca di un ristorantino
aperto. A proposito alla faccia della vita notturna, Estepona a quell'ora
ha già chiuso i battenti alla faccia di tutti i manuali e guide
sulla Spagna.