Giornata
di trasferimento da Algericas a Jerez. Lasciando la Costa del Sol si entra
in una Spagna meno stravolta dal turismo, con lunghissime spiagge bianche
da una parte e allevamenti di toro dall'altra.
Il vento accompagna il nostro
viaggio. Deve essere una costante di questa zona vista la distesa di moderni
"mulini a vento" per raccogliere l'energia del vento e farla diventare
elettrica.
La prima nostra tappa é
Tarifa, un cittadina bianca, antica. Sulla punta tra Mediterraneo e Oceano,
un bellissimo faro, non visitabile, perché è militare.
Dopo una breve sosta andiamo
in a visitare una delle spiagge. C'é una collina, alla fine della
baia, tutta di sabbia, creata dal vento.
Paolo insiste nel volerla
visitare, lasciamo la macchina in mezzo ad una pineta (anch'essa in mano
all'esercito) e seguo Paolo nella scalata di questa montagna di sabbia,
che si sta ingoiando alcuni alberi della pineta.
Lo spettacolo da lassù
é eccezionale!
Il
vento sposta continuamente la sabbia creando una strana atmosfera da "deserto"
ma con sullo sfondo l'azzurro intenso del mare.
Il mare ha un colore davvero
particolare. Se uno arriva equipaggiato con tutto il necessario si possono
passare giornate fantastiche in spiaggia.
Nuova tappa poi a Trafalgar,
dove si tenne la storica battaglia tra inglesi e spagnoli.
Dopo un paio di foto al faro,
siamo ripartiti alla volta di Jerez, riprendendo l'Autovia, una superstrada
che collega tutte le città costiere dell'Andalusia.
Jerez é molto carina,
il centro é ben tenuto, e ricco di negozi. La città dello
cherry, della Sandeman, Tio Pepe, é sicuramente una delle più
agiate di questa zona.
Immancabile le ragazze con
le buste di carta di Zara. Un negozio di abbigliamento molto alla moda.